La formazione della coppia:

La coppia è un incastro tra due persone che si sono cercate e trovate per appagare il proprio significato di esistenza;.

La coppia è un incastro tra due persone che si sono cercate e trovate per appagare il proprio significato di esistenza; in questa definizione si intravede una visione assolutistica e per certi versi di irrealtà, in cui rientrano le frasi “non ci lasceremo mai..senza di te morirei…”; ma è una realtà vissuta dalla coppia. Da questa fase di idealizzazione i partner passano ad una più realistica e autentica dell’altro, è la fase del costruire assieme, progettare, avere obiettivi comuni, condividere aspettative. Questi elementi, alcuni autori (Scabini, Cigoli) li hanno definiti come patto coniugale, che fonda e organizza la relazione. Il patto è un incastro di bisogni e desideri reciproci che vive di identificazioni proiettive e introiettive reciproche. In esso vi confluiscono anche le aspettative, la convalidazione della rappresentazione di sé, che ciascuno dei due partner porta come bagaglio della sua storia familiare e personale e che aspira a soddisfare nel rapporto di coppia. Le esperienze affettive e relazionali sperimentate nei propri contesti familiari di provenienza, tendono ad organizzarsi entro schemi di relazioni e ad essere riprodotte nelle nuove relazioni affettive conservando una certa disponibilità al contributo dell’altro che deve tuttavia possedere caratteristiche opportune per corrispondervi (Monguzzi). Da ciò si evidenzia come la scelta del partner non è né casuale, né si attiene esclusivamente a caratteristiche fisiche-caratteriali. Un principio fondamentale che secondo me sta alla base della coppia è di non considerare il rapporto e il vincolo che ne consegue come un obiettivo raggiunto, perché porterebbe a dare per scontato la presenza dell’altro, porterebbe all’appiattimento del rapporto; vivere in coppia è conquistarsi l’altro giorno dopo giorno, mantenere viva la curiosità di riscoprirsi e di scegliersi. La coppia è un sistema che si evolve; cambiano i bisogni, i desideri, le aspettative, ciò porta ad una rinegoziazione del patto coniugale. Nel momento in cui alle nuove esigenze non ne consegue una rinegoziazione del rapporto, la coppia entra in crisi, ciò si innesca di frequente in prossimità di passaggi evolutivi, per es. con la nascita di un figlio, o la morte di un genitore, o l’uscita di casa dei figli. La crisi si può manifestare in termini di tradimento, di sintomi in uno dei due partner, oppure in conflittualità aperta, oppure in problematiche sessuali, oppure può coinvolgere uno dei figli, il quale con l’espressione del sintomo farà da bilanciere al rapporto coniugale. Il momento di crisi pone la coppia ad un bivio, in cui è doveroso assumersi la responsabilità di decidere se vale la pena continuare ad investire sul rapporto oppure cambiare strada uscendo dal rapporto. Quale che sia la decisione presa è un’opportunità di crescita e pone una riflessione critica sul rapporto. Non è scontato dire che anche se letta come opportunità, a livello emotivo comporta molto dolore.